Centro Primo Soccorso tartarughe

La Fondazione Zoomarine e la collaborazione con TartaLazio

Con il suo 1° Centro di Primo Soccorso tartarughe marine della Regione, la Fondazione Zoomarine collabora con la Rete Regionale denominata Tartalazio, per il recupero e soccorso delle tartarughe marine spiaggiate o in difficoltà.

Realizzato nel 2014 secondo le Linee Guida ISPRA 89/2013, grazie alla sua posizione centrale consente di accogliere esemplari provenienti da tutto il tratto di costa laziale.

L'operatrice della fondazione zoomarine presta soccorso alla tartaruga marina caretta caretta
000 KM di costa nel Lazio

Grazie al lavoro del Centro "Tartalazio", la Fondazione ha contribuito a restituire al mare oltre cinquanta esemplari di Caretta caretta, una delle tre specie protette presenti nel Mar Mediterraneo.

tartarughe restituite al mare
logo TartaLazio

Cos'è Tartalazio?

La "Tartalazio", un'iniziativa istituita nel 2017 dalla Direzione Ambiente della Regione Lazio, costituisce una rete collaborativa composta da vari Enti competenti nel campo della salvaguardia dell'ambiente marino-costiero, pronto intervento in mare e tutela igienico-sanitaria. Questi Enti includono le Capitanerie di Porto, le Stazioni Navali della Guardia di Finanza, il Ministero dell'Ambiente, l'ISPRA, i Carabinieri Forestali, il CITES, le ASL, l'IZSLT, le Agenzie Regionali, le Aree Naturali Protette regionali e nazionali, nonché diverse Associazioni ambientaliste, tra gli altri.

L'operatore della fondazione zoomarine presta soccorso lavando la tartaruga marina caretta caretta

Grazie all'impegno dedicato del personale altamente specializzato operante presso il Centro "Tartalazio", la Fondazione ha contribuito a restituire al mare ad oggi oltre cinquanta esemplari di Caretta caretta, la tartaruga marina comune, una delle tre specie protette presenti nel Mar Mediterraneo.

La rete svolge un ruolo di riferimento chiaramente definito e ampiamente riconosciuto grazie all'implementazione di protocolli operativi e procedure di comunicazione tra le autorità territorialmente competenti, sia in ambito specifico che nella tutela dell'ambiente.

Scopri gli approfondimenti

Da cosa sono causati gli spiaggiamenti?

Gli spiaggiamenti di tartarughe, causati principalmente da attività umane, come la pesca poco selettiva, incidenti con imbarcazioni e l'inquinamento, in particolare da plastica, rappresentano una problematica di notevole rilevanza.

Questo fenomeno è di interesse globale e si inserisce perfettamente nella mission della Fondazione Zoomarine, focalizzata sulla tutela della fauna marina.

tartaruga Camilla liberata dalla fondazione ZooMarine tartaruga Lily liberata dalla fondazione ZooMarine tartaruga Marianna liberata dalla fondazione ZooMarine tartaruga Nerone liberata dalla fondazione ZooMarine

La tartaruga Marianna

Un viaggio incredibile

Marianna è una tartaruga marina della specie Caretta caretta, che è stata trovata in difficoltà a largo di Ponza (LT) con evidenti problemi ad andare in immersione. L’allarme è stato lanciato da alcuni diportisti che erano di passaggio nella zona e che hanno prontamente chiamato la Guardia Costiera attivando i soccorsi. Il soccorso delle tartarughe marine trovate in difficoltà lungo le coste del Lazio è a carico della rete regionale Tartalazio, che, nel caso di Marianna, ha contattato i guardiaparco della Riserva di Tor Caldara (RM), per il recupero dell’animale e il trasporto verso il Centro di Primo Soccorso Tartarughe Marine di Zoomarine Trust Onlus, unico Centro di Primo Soccorso del Lazio.

Marianna è arrivata nel nostro Centro di Primo Soccorso il primo pomeriggio del 30 agosto 2019. È una giovane tartaruga, una sub-adulta di circa 10 anni di età, come dimostra la presenza ancora percettibile di alcune piccole creste sulla fila centrale di scuti del carapace, e pesa circa 17 kg. Al suo arrivo i nostri esperti veterinari e biologi hanno svolto la visita medica generale dell’animale, analizzando lo stato dei suoi arti, del carapace e della bocca.

Ad una prima analisi Marianna non presentava ferite ma aveva un edema generale (gonfiore) che le provocava il galleggiamento in mare. Per approfondire il suo quadro clinico e capire l’origine dell’edema sono stati svolti esami del sangue e tamponi e sono state fatte delle radiografie, per scongiurare la presenza di eventuali corpi metallici ingeriti dall’animale.

L’edema, causato da un’infezione renale, è stato monitorato e curato con un’apposita terapia stabilita dal nostro medico veterinario. Durante la degenza il nostro staff di veterinari e biologi si è preso cura di Marianna, controllando il suo stato di salute costantemente, alimentandola con pesce di ottima qualità destinato al consumo umano e curando la pulizia della sua vasca.

La tartaruga ha risposto bene alla terapia ed è tornata ad essere vivace e reattiva. Ormai mancano soli pochi giorni e Marianna potrà di nuovo tornare in mare.

Continuate a seguire il nostro sito oppure seguite la pagina Facebook di Zoomarine Trust Onlus per rimanere aggiornati su data e luogo della liberazione della tartaruga.

La tartaruga Lily

Storia di un soccorso miracoloso dalle reti da pesca

Lily è una tartaruga marina della specie Caretta caretta che è arrivata al Centro di Primo Soccorso di Zoomarine Trust Onlus il giorno 23 Dicembre 2019. È stata soccorsa con grande coraggio dai guardiaparco della Riserva di Tor Caldara, Vittorio e Silverio, che l’hanno recuperata all’interno del Fosso del Cavallo Morto, sul litorale di Anzio (RM).

Lily è stata trovata con la pinna anteriore destra intrappolata in un groviglio di reti da pesca che le ha impedito di fronteggiare le forti mareggiate che si sono abbattute sul litorale romano e di abbandonare l’area del Fosso.

Alla visita medico-veterinaria al suo arrivo al Centro di Primo Soccorso sono state riscontrate dai nostri veterinari e biologi diverse ferite tra cui:

- Una grave costrizione dovuta al restringimento delle reti da pesca attorno alla pinna posteriore sinistra tale da compromettere l’utilizzo della pinna stessa per nuoto o deambulazione. - Una meno grave costrizione intorno alla pinna anteriore destra tale da provocare un rigonfiamento della pinna, senza però comprometterne in maniera importante l’utilizzo. - Diverse spaccature sul carapace e soprattutto sul piastrone dovute ad impatti dell’animale con imbarcazioni

Il nostro staff si occupa quotidianamente di medicare le sue ferite, controllare il suo stato di salute, alimentarla e monitorare il suo nuoto in vasca.

L’intervento repentino dei soccorsi e l’inizio del suo recupero presso il nostro Centro di Primo Soccorso hanno permesso a Lily di avere un’ulteriore possibilità di vivere e riprendersi da questi molteplici problemi, che in mare non avrebbe avuto modo di affrontare. Il suo recupero sarà molto lungo e proseguirà presso il Centro Ricerche Tartarughe Marine della Stazione Anton Dorhn di Napoli, certi che in futuro Lily possa tornare nel Lazio per il suo ritorno a casa.

La tartaruga Camilla

Plastica e reti: un salvataggio importante

Camilla è una giovane Caretta caretta che è stata ritrovata in difficoltà sulla spiaggia di Fregene il 29 Novembre 2019 da due signori che stavano portando a spasso il cagnolino. Il pronto intervento di questi due signori con la chiamata alla Guardia Costiera ha fatto sì che siano state fatte partire repentinamente le procedure di soccorso e trasporto della tartaruga presso il Centro di Primo Soccorso di Zoomarine Trust Onlus da parte del personale della Capitaneria di Porto di Fregene, in collaborazione con la rete Tartalazio. Camilla è stata solo uno dei 5 casi di spiaggiamento di tartarughe marine lungo le coste del Lazio della seconda metà del mese di Novembre, a causa delle mareggiate e del maltempo che ha colpito la costa. In realtà i problemi di Camilla non sono state le mareggiate, bensì altre due grandi minacce che stanno colpendo molti animali in mare:

1. L’intrappolamento in una rete da pesca della pinna anteriore destra 2. L’ingestione di plastica

Dopo essere stata liberata dalla rete da pesca, Camilla è stata visitata dal veterinario e dal biologo del nostro Centro e sono stati fatti alcuni accertamenti sul suo stato di salute, mediante la visita medico-veterinaria generale, prelievi del sangue e radiografie. I risultati sono stati piuttosto incoraggianti dato che la piccola Camilla non ha riscontrato fratture alla pinna infortunata, ma solo una marcata costrizione dovuta al restringimento dovuto alla rete da pesca. È stato riscontrato inoltre un blocco a livello intestinale, dovuto all’ingestione di materiale plastico (per lo più plastica da imballaggio e un pezzo di bicchiere). Nel nostro Centro la piccola Camilla ha iniziato il suo recupero verso la forma ottimale, recuperando forza nella pinna e liberandosi della plastica ingerita, e il giorno 17 Dicembre è stata trasportata dai volontari della rete Tartalazio al centro specializzato di recupero della Stazione Zoologica Anton Dorhn di Napoli per completare la riabilitazione.

Camilla è fuori pericolo e tornerà in mare molto probabilmente nella prossima primavera. Seguiteci sul sito e sulla pagina Facebook di Zoomarine Trust Onlus per ricevere informazioni riguardo al suo stato di salute e alla sua futura liberazione. Dai Camilla!!

LA TARTARUGA NERONE

Un altro animale caduto in trappola

Nerone è una tartaruga marina della specie Caretta caretta che è stata trovata intrappolata in una rete da pesca sulla spiaggia di Sabaudia (LT) il 18 Novembre 2019 da un gruppo di operai che stavano lavorando nelle vicinanze. Gli operai non hanno esitato di fronte alla vista della tartaruga in difficoltà e hanno cominciato a tagliare la rete che le bloccava la pinna anteriore sinistra. Una volta liberato, Nerone è stato trasportato al Centro di Primo Soccorso di Zoomarine Trust Onlus dai guardiaparco della Riserva di Tor Caldara, facenti parte della rete Tartalazio, ed è stato visitato dai nostri veterinari e biologi. Il nostro staff ha svolto tutti gli esami clinici del caso tra cui prelievi del sangue e radiografie, controllando lo stato di salute generale dell’animale e in modo particolare la sua pinna anteriore sinistra. La pinna non ha presentato fratture ma la costrizione dovuta al restringimento della rete da pesca per un lungo periodo le ha provocato difficoltà a livello circolatorio, rendendo la pinna gonfia e poco utilizzabile dall’animale. Nerone è stato monitorato e curato per alcuni giorni nel nostro Centro ed è stato successivamente trasferito nel Centro Ricerche Tartarughe Marine della Stazione Zoologica Anton Dorhn di Napoli per il proseguimento della sua lunga degenza.

Buona fortuna Nerone!