Giardino dei lemuri
Lemure catta
Nome comune:
Lemure catta, Lemure dalla coda ad anelli – Ring-tailed LemurNome scientifico:
Lemur catta (Linnaeus, 1758)Classe:
MammaliaOrdine:
PrimatesFamiglia:
Lemuridae
il lemure catta è una specie diurna e nonostante passi molto tempo sugli alberi, è la specie di lemure maggiormente terricola. Gli esemplari adulti presentano un corpo lungo in media circa 40 centimetri, caratterizzato da una pelliccia di colore nero sul dorso e bianco-grigio chiaro sul ventre, un peso corporeo di circa 2-3 chilogrammi e una coda lunga fino a 60 centimetri, con anelli bianchi e neri, utilizzata per la comunicazione: il pattern della loro coda è inconfondibile e aiuta gli esemplari a tenersi d’occhio e ad avvisarsi in caso di pericolo. Inoltre, la coda non è prensile, ma viene utilizzata per mantenere l’equilibrio durante i salti. La comunicazione intraspecifica avviene anche grazie alla presenza di quattro ghiandole, a livello di polsi e spalle, da cui è secreta una sostanza utile sia per la marcatura del territorio che per stabilire la gerarchia tra i maschi. Infine, i palmi delle mani e le piante dei piedi sono poco sensibili al dolore, permettendo agli animali di scappare velocemente, saltando e arrampicandosi in ambienti impervi, in caso di agguati da parte di predatori.
la dieta onnivora è prevalentemente frugivora: i lemuri infatti si nutrono principalmente di frutta, ma anche di foglie, fiori, corteccia, linfa e occasionalmente insetti. Durante la stagione secca può nutrirsi di piante succulenti, come i fichi d’india.
lla stagione degli accoppiamenti si svolge tra aprile e maggio. La gestazione dura circa 135 giorni e le femmine partoriscono una volta all’anno un solo cucciolo. I piccoli iniziano a muoversi autonomamente dopo 2 mesi di età, ma rimangono vicini alla madre per diversi mesi, imparando ad alimentarsi, fino al completo svezzamento a circa 5 mesi di vita. La maturità sessuale viene raggiunta intorno ai 2,5-3 anni di età in entrambi i sessi.
si tratta di una specie endemica del Madagascar meridionale e sud-occidentale e predilige habitat semi-aridi, come foreste secche, boscaglie spinose, aree rocciose e savane, ma si adatta molto bene anche a zone antropizzate.
la popolazione mondiale viene descritta come in declino e la specie viene classificata dalla IUCN come a rischio di estinzione (Endangered – EN). Le minacce principali riguardano la perdita degli habitat naturali a causa della deforestazione, la caccia e il commercio illegale come animale domestico.
Petauro dello zucchero
Nome comune:
Petauro dello zucchero – Sugar GliderNome scientifico:
Petaurus breviceps (Waterhouse, 1838)Classe:
MammaliaOrdine:
DiprotodontiaFamiglia:
Petauridae
il petauro dello zucchero è una specie notturna che vive in piccoli gruppi famigliari. Si tratta di un piccolo marsupiale arboricolo che raramente scende a terra. Gli esemplari adulti presentano un corpo lungo circa 12-15 centimetri, un peso corporeo che raggiunge i 90-150 grammi e una coda che può arrivare alla lunghezza di 15-20 centimetri. Caratteristica peculiare della specie è la presenza del patagio, ovvero una membrana estensibile tra le zampe anteriori e quelle posteriori, che consente di fare dei salti planati anche di 50 metri.
la dieta onnivora comprende insetti, aracnidi e piccoli vertebrati, ma anche nettare, linfa, polline e frutta matura. Si tratta infatti di una specie particolarmente attratta da alimenti zuccherini, da qui il nome “petauro dello zucchero”.
il periodo riproduttivo varia in funzione della regione geografica in cui vive. La gestazione dura circa 15-17 giorni e le femmine danno vita a uno o due cuccioli che si sviluppano all’interno del marsupio per circa 60-70 giorni. Una volta usciti dal marsupio vengono portati sulla schiena della madre e vengono completamente svezzati a circa 4 mesi di età.
si tratta di una specie presente in Australia nord-orientale, in Nuova Guinea e nelle isole vicine ed è stata introdotta dall’uomo anche in alcune zone dell’Indonesia: predilige prevalentemente foreste tropicali e subtropicali e zone boschive con alberi ad alto fusto.
la popolazione mondiale viene descritta come stabile e la specie viene classificata dalla IUCN come a rischio minimo di estinzione (Least Concern – LC). Le minacce principali riguardano la perdita degli habitat naturali, la predazione da parte di specie introdotte, come gatti e volpi, e la cattura per il commercio illegale come animale domestico.