Baia dei Pinnipedi
Leone marino della California
Nome comune:
Leone marino della California – Californian sea lionNome scientifico:
Zalophus californianus (Lesson, 1828)Classe:
MammaliaOrdine:
CarnivoraFamiglia:
Otaridae
il corpo è affusolato e presenta una colorazione che varia da marrone scuro a nero nei maschi, con aree più chiare sui fianchi, sul ventre e nella porzione posteriore, mentre nei giovani e nelle femmine risulta essere più chiara. I neonati presentano di norma una colorazione marrone cioccolato. Il muso è appuntito e su ciascun lato sono presenti da 20 a 30 vibrisse. La bocca è caratterizzata da 34 a 38 denti incisivi e canini utilizzati esclusivamente per afferrare le prede, che non vengono masticate. In questa specie è possibile osservare dimorfismo sessuale: le femmine sono generalmente più piccole (possono arrivare a una lunghezza massima di 2 m e a un peso corporeo di circa 100 kg) rispetto ai maschi (possono raggiungere una lunghezza di 2,5 metri e un peso corporeo di 350 kg). Inoltre, in età adulta, i maschi hanno una criniera sul collo e una cresta sagittale a formare una sorta di corona.
la specie si nutre principalmente di pesce, come sardine e aringhe, e di molluschi cefalopodi, come seppie, polpi e calamari.
la maturità sessuale viene raggiunta in entrambi i sessi intorno ai 4-5 anni di età. La gestazione dura circa 11 mesi e le femmine partoriscono ogni anno un solo piccolo sulla terraferma. Oltre al latte materno, i cuccioli iniziano ad assumere pesce a circa 2 mesi di età.
la specie si distribuisce lungo le coste dell’Oceano Pacifico, dal Messico occidentale fino al Canada meridionale, in acque costiere e della piattaforma continentale. In particolare, i maschi e le femmine sono soliti a migrare rispettivamente verso nord e sud al termine della stagione riproduttiva. Di norma prediligono spiagge rocciose e sabbiose e a volte moli, pontili e boe portuali. Occasionalmente si spingono ad alcune centinaia di chilometri al largo della costa alla ricerca di prede.
la popolazione mondiale viene descritta come stabile o in aumento e la specie viene classificata dalla IUCN come a rischio minimo di estinzione (Least Concern species – LC). Le minacce principali riguardano l’inquinamento marino, soprattutto da plastica e idrocarburi, la cattura accidentale nelle reti da pesca, i cambiamenti climatici, che alterano la distribuzione e l’abbondanza delle prede, e il traffico nautico.
Leone marino sudamericano
Nome comune:
Leone marino sudamericano – South American sea lionNome scientifico:
Otaria flavescens (De Blainville, 1820)Classe:
MammaliaOrdine:
CarnivoraFamiglia:
Otaridae
il corpo robusto presenta una colorazione dal giallastro all’arancio-marroncino. I maschi sono generalmente più scuri delle femmine. Anche in questa specie è possibile osservare dimorfismo sessuale: i maschi adulti sono inconfondibili perché sono caratterizzati da una criniera di lunga e folta pelliccia nella zona anteriore del tronco. Inoltre il collo, la testa e le arcate dentarie sono sensibilmente più imponenti nei maschi rispetto alle femmine. I maschi sono poi molto più grandi rispetto alle femmine: possono raggiungere dimensioni corporee fino a 2,5-3 metri e un peso di 300-350 kg, mentre le femmine possono raggiungere una lunghezza di 2 metri e un peso di 150 kg.
la specie si nutre prevalentemente di pesce, come aringhe, sardine e merluzzi, cefalopodi, come seppie, polpi e calamari, crostacei e invertebrati. In alcuni casi possono cibarsi di pinguini o femmine e giovani di altre specie di pinnipedi.
la maturità sessuale viene raggiunta tra i 3 e i 4 anni di età nelle femmine e intorno ai 6 anni nei maschi. La gestazione dura poco più di 11 mesi e le femmine partoriscono una volta all’anno un solo piccolo sulla terraferma. Durante l’allattamento, che può durare anche oltre i 6 mesi di età del cucciolo, la madre alterna periodi in mare a periodi sulla terraferma: i cuccioli infatti formano delle colonie lungo le coste.
la specie presenta un’ampia distribuzione in tutta la zona meridionale del Sud America, lungo le coste dell’Oceano Pacifico, dal Perù al Cile, e lungo le coste dell’Oceano Atlantico, dall’Argentina fino al Brasile. Gli esemplari prediligono coste sabbiose, a ciottoli o scogli rocciosi e talvolta si trovano nei pressi di piattaforme o pozze di marea e sui moli e strutture artificiali nei porti
la popolazione mondiale viene descritta come stabile e la specie viene classificata dalla IUCN come a rischio minimo di estinzione (Least Concern species – LC). Le minacce principali riguardano l’inquinamento marino, soprattutto da plastica e idrocarburi, la competizione con la pesca per le risorse, la cattura accidentale nelle reti da pesca, i cambiamenti climatici, che influenzano la disponibilità di prede, e il disturbo antropico nelle colonie riproduttive.
Foca grigia
Nome comune:
Foca grigia – Gray sealNome scientifico:
Halichoerus grypus (Fabricius, 1791)Classe:
MammaliaOrdine:
CarnivoraFamiglia:
Phocidae
caratteristica principale di questa specie è il muso allungato e largo nella porzione terminale. I maschi sono dotati di un cranio più ampio, con la parte superiore del muso più arrotondata e la regione del collo più robusta rispetto alle femmine. Il corpo presenta una colorazione grigio scura con chiazze più chiare distribuite su tutto il corpo nei maschi, mentre i giovani e le femmine adulte risultano più chiari, con una colorazione tendente al grigio-argento, e con una pezzatura scura. I cuccioli nascono con una lunga e morbida pelliccia che muta dopo circa 2-4 settimane dalla nascita. Per quanto riguarda le dimensioni corporee, i maschi possono raggiungere una lunghezza di 2,5-3 metri e un peso di 300 kg, mentre le femmine possono raggiungere una lunghezza di 2 metri e un peso di 200 kg.
la specie si nutre prevalentemente di pesce, soprattutto aringhe, e occasionalmente di molluschi cefalopodi, come seppie, polpi e calamari, e crostacei.
la maturità sessuale viene raggiunta in entrambi i sessi intorno ai 3-4 anni di età, ma i maschi raramente si accoppiano prima degli 8 anni. La gestazione dura circa 11 mesi e le femmine partoriscono ogni anno un piccolo, spesso in grotte marine o sui ghiacci, in particolare nel Mar Baltico.
le foche grigie sono presenti nelle acque temperate e subartiche dell’Oceano Atlantico settentrionale, dove si distinguono tre popolazioni: nel Mar Baltico e lungo le coste settentrionali della Finlandia, lungo le coste di Islanda, Norvegia e Gran Bretagna e lungo le coste del Canada e degli Stati Uniti. Le colonie sono presenti lungo le coste continentali rocciose e sabbiose e sulle isole.
la popolazione mondiale viene descritta come stabile e la specie viene classificata dalla IUCN come a rischio minimo di estinzione (Least Concern species – LC). Le minacce principali riguardano l’inquinamento marino, soprattutto da plastica e idrocarburi, la competizione con la pesca per le risorse, la cattura accidentale nelle reti da pesca, i cambiamenti climatici, che influenzano la disponibilità di prede, e il disturbo antropico nelle colonie riproduttive.
Foca comune
Nome comune:
Foca comune – Common seal, Harbour sealNome scientifico:
Phoca vitulina (Linnaeus, 1758)Classe:
MammaliaOrdine:
CarnivoraFamiglia:
Phocidae
il corpo, tozzo e compatto, presenta una colorazione molto variabile, da grigio-argento o marroncino con macchie scure a nero con anelli grigi o bianchi, di norma meno presenti sulle parti inferiori del corpo. La testa è arrotondata con un muso relativamente corto, occhi molto grandi e naso a “V”. Il dimorfismo sessuale è poco evidente: le femmine sono leggermente più piccole, raggiungendo una lunghezza di 1,7 metri e un peso corporeo di 110 kg, rispetto ai maschi, che possono raggiungere una lunghezza di 1,9 metri e un peso corporeo di 130 kg.
la specie si nutre prevalentemente di pesce, come sardine e aringhe, cefalopodi, come seppie, polpi e calamari, crostacei e molluschi gasteropodi, la cui conchiglia esterna viene frantumata grazie ai molari.
la maturità sessuale viene raggiunta in entrambi i sessi in un periodo variabile tra i 2 e i 7 anni di età. La gestazione dura dai 9 agli 11 mesi e le femmine partoriscono una volta all’anno negli stessi luoghi in cui si sono accoppiate.
come dice il suo nome, è la specie più ampiamente distribuita tra tutti i pinnipedi, essendo presente dalle regioni temperate a quelle artiche e subartiche, dalle coste atlantiche e pacifiche del Nord America, alle coste del Nord Europa, del Mar Baltico e del Mar Mediterraneo settentrionale. La specie predilige coste sabbiose o a ciottoli, scogli rocciosi, strisce di sabbia e zone fangose di marea lungo coste, baie o estuari di fiumi.
la popolazione mondiale viene descritta come stabile e la specie viene classificata dalla IUCN come a rischio minimo di estinzione (Least Concern species – LC). Le minacce principali riguardano l’inquinamento marino, soprattutto da plastica e metalli pesanti, le catture accidentali nelle reti da pesca, i cambiamenti climatici, che alterano gli habitat costieri e influenzano la disponibilità di prede, e il traffico nautico.